Il governo si è affrettato a stabilire le linee guida per la riapertura del tuo ristorante.
Norme sacrosante, per carità, ma che riguardano la salute, l’igiene, il distanziamento sociale ecc…
Ma i ristoratori come te hanno altri problemi, ben più pressanti, a cui pensare.
Le tasse, il tuo affitto, che nessuno si è preso la briga di fermare, i soldi delle banche che non arrivano e la prospettiva di lasciare a casa i dipendenti, l’incubo di ogni imprenditore.
Per questo ho deciso di scrivere un articolo con le VERE linee guida che dovrai seguire in questi mesi di riapertura post Covid.
Per visualizzare queste linee guida, immagina, come ho fatto io, una bussola.
Immagina adesso i quattro punti cardinali: il nord, l’est, il sud e l’ovest.
La N di nord come superare la numerofobia, la paura dei numeri che attanaglia chi gestisce un’attività imprenditoriale in Italia.
E di est come esperto, quindi la necessità di essere sempre più esperti in gestione aziendale.
S di sud, come solo io, e O di ovest come oltranza.
Entro adesso nello specifico, nel merito di ognuno di questi quattro punti cardinali per poterci fare un ragionamento sopra.
N DI NUMEROFOBIA
Devi combattere la numerofobia.
Esiste tuttora ed è presente in quasi tutti i ristoratori, ma io mi auguro che questo momento assurdo ti abbia fatto capire qual è l’importanza di avere sotto controllo i propri numeri e soprattutto l’importanza di sapere dove sono questi numeri e tenerli sotto controllo quando ci servono.
Chi in questo momento sta facendo veramente fatica economicamente, sta anche facendo fatica a capire dove andare a sbattere la testa, perché se non sai ancora oggi quanto tempo sei in grado di rimanere senza un’entrata, vuol dire che sei gravemente affetto da numerofobia.
Ad esempio, devi sapere qual è il tuo picco negativo massimo di liquidità.
Combattere la numerofobia vuol dire non aver paura dei numeri ma soprattutto vuol dire cominciare.
Cominciare a capire che i numeri ti parlano e siccome i numeri ti parlano, devi capire la loro lingua.
Capire cosa ci dicono e da lì capire quali sono le indicazioni che ci danno.
Dai numeri nascono sempre due possibilità: o un campanello d’allarme per cui i numeri ti dicono attenzione! Alt! Pericolo! oppure ti dicono attenzione! opportunità!
Saper leggere e saper capire la lingua dei numeri ti permette di poter affrontare tutte le quotidianità dell’azienda in un modo più aggressivo e sicuramente in modo molto più forte.
Perciò, il primo punto cardinale importante, la prima linea guida su cui devi orientare la bussola della tua attività è combattere la numerofobia.
Devi conoscere la lingua dei numeri, capire i numeri e che cosa ti dicono perché oggi il tuo obiettivo principale è arrivare a dicembre e gestire i primi sei mesi dell’anno prossimo.
E DI ESPERTO
L’altro aspetto è essere un esperto.
Tu non sei un ristoratore, sei un imprenditore e un imprenditore deve essere esperto di numeri e deve sapere cosa gli dicono i numeri stessi. Per usare poi questi numeri per fare marketing, per aprire nuovi punti vendita, per poter rubare quote di mercato, per espandersi.
Ma per farlo devi essere un esperto di numeri.
Saper leggere un bilancio, saper interpretare numeri e sviluppare delle pianificazioni strategiche in modo tale che ti permettano di avere un’azienda sana che sta bene e che prolifera. Quindi devi essere esperto di numeri. E solo allora è il momento di fare marketing, di agire sulla comunicazione. Ma è inutile farlo senza sapere su quali numeri basare le proprie azioni.
Un’azienda non subisce il marketing. Un’azienda usa il marketing, per cui devi essere un esperto di numeri che sa usare il marketing e che sa pianificare e programmare.
S DI SOLO IO
L’altro aspetto fondamentale è “solo io” e solo tu sei in grado di terminare questa frase.
Devi passare da “anche io” a “solo io”.
Dopo “solo io” devi aggiungere due parole, e questo vuol dire che devi avere un format differenziate.
‘Solo io ho la carne affumicata con l’abete dell’Himalaya.”
Non ci sono abeti dell’Himalaya, lo dico giusto per farti capire.
“Solo io ho i pesci rossi alla griglia.”
“Solo io ho la pizza cotta alla brace a settantadue giorni di lievitazione.”
Fin quando invece continui a rispondere “anche io” sarai nella guerra del prezzo e se vivi nelle sabbie mobili del prezzo avrai seri problemi in questo periodo, mentre chi prima era “solo io”, adesso ha ripreso a lavorare.
Sicuramente con le solite limitazioni che hanno tutti, perché ci sono meno coperti, c’è meno spazio, ma chi ha basato il proprio modello di business sul “solo io” continuerà ad avere molti meno problemi rispetto a quelli del “anche io”.
Se sei un ”anche io” a maggior ragione devi sfruttare questo momento.
Sfrutta questo momento per capire che cosa ti differenzia e lavora ancora di più sulla verticalizzazione, sullo specializzarti.
Devi passare da “anche io” a “solo io” ma molto velocemente, il più velocemente possibile.
O COME OLTRANZA
O di Ovest o O come oltranza.
Devi guidare l’azienda, devi guidare la tua azienda a oltranza.
Basta piangersi addosso, basta dare la colpa agli altri.
Ci avete triturato le palle con le dirette su Facebook dove vi lamentate, vi lamentate e poi non fate nulla.
L’imprenditore deve tirare fuori le palle e cominciate a gestire l’azienda a oltranza, cioè devi provarne e studiarne mille e mettere in piedi 1500.
Non ti puoi abbattere e soprattutto tutti i giorni devi svegliarti incazzato per poter portare avanti i tuoi nuovi progetti a breve termine.
Devi sopravvivere, mese per mese, per arrivare a fine anno per poi andare a oltranza.
Basta dire che è colpa del governo, colpa dell’Europa, colpa dei clienti che hanno paura…
È sempre colpa di qualcuno, ma mai tua…
Prima ti potevi salvare perché c’erano più turisti, c’erano le vacche grasse, ma queste, fidati, per un po’ non torneranno.
Se è il momento di cambiare, devi andare dritto come un proiettile, a oltranza.
Devi metterci la testa e guidare l’azienda senza guardarti mai indietro.
Mettiti giù a testa bassa e
Prova
Prova
Prova
prova a trovare una soluzione e se vedi che non va bene, basta, hai fallito, lasciatela alle spalle e prova qualcos’altro. Devi “fallire velocemente” come dicono nella Silicon Valley.
L’importante è mettere giù almeno 20, 30 soluzioni e 20, 30 scenari diversi, in modo tale che puoi guidare sempre a oltranza, senza fermarti a lamentarmi o a guardare indietro per capire cosa è successo o per dare la colpa a qualcun altro.
Quella che sta arrivando non sarà l’estate dell’anno scorso e non sarà quella che tutti ci aspettavamo. E a settembre probabilmente ci sarà un problema serio, quando finirà la cassa integrazione.
Quello che devi fare è seguire questi punti cardinali, queste vere linee guida per portare il tuo ristorante fuori dalla crisi e resistere a questo momento difficile.
Ma queste sono chiaramente solo le linee guida, ristoratore: le Basi.
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