Cosa può imparare un locale da un’umile sagra di paese

Come impennare il fatturato del tuo ristorante in soli 15 giorni osservando l’organizzatore della sagra di paese che si fa ristoratore.

Cosa può imparare un locale da un’umile Sagra di paese
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Come impennare il fatturato del tuo ristorante in soli 15 giorni osservando l’organizzatore della sagra di paese che si fa ristoratore

Non voglio parlarti della qualità delle materie prime, o dell’aspetto estetico del tuo locale, so di certo che il tuo ristorante non è minimamente paragonabile alla sagra di paese.

Voglio svelarti però alcuni trucchi di marketing che gli organizzatori di sagre di tutta Italia utilizzano per arricchire le loro associazioni in soli 15 giorni.

Anche se il marketing non è stato inventato dalle onlus, gli organizzatori di sagre sono dei bravissimi imprenditori e quando si tratta di fare soldi noi abbiamo solo da imparare da loro e niente da insegnare.

Lo so, sembra brutto da dire ma tant’è che questi sono i fatti.

Ovviamente esistono altri tipi di “feste” come la Festa della Birra che sono organizzate da altri enti come le varie proloco, o addirittura dai comuni, ma ho deciso di parlarti della sagra di paese proprio perché la maggior parte di questi organizzatori sono davvero bravi nell’imprenditoria.

Molti di questi fanno il culo alla maggior parte degli imprenditori, sono proprio portati nel business.

Lasciamo perdere i discorsi legati alla comunità e anche il fatto che per la sagra a cucinare e a servire i tavoli siano volontari che quindi non costano nulla all’organizzazione mentre tu sei obbligato a retribuire i tuoi dipendenti.

E lasciamo perdere anche l’aspetto igienico sanitario, la sicurezza sul lavoro, tutti aspetti che tu devi tenere assolutamente in considerazione, mentre alla sagra tutto è in deroga.

Ma non è questo il punto. Voglio farti concentrare invece su due aspetti fondamentali che contribuiscono a massimizzare i ricavi e che puoi usare anche tu nel tuo locale.

1. L’offerta a scadenza

Le sagre durano mediamente 15 giorni, un mese al massimo, e in quei giorni la comunità si riunisce perché sa che per tutto il resto dell’anno non avrà altre occasioni di questo tipo.

Non sto ovviamente dicendo che devi tenere aperto il tuo ristorante solo 15 giorni all’anno, sarei pazzo a dirti una cosa del genere.

Ma quello che voglio farti notare è l’offerta a scadenza. È un principio fondamentale del marketing, e come ben sai il marketing è fondamentale per la vendita dei tuoi prodotti e servizi.

L’organizzatore, sapendo che ha solo quello spazio di tempo limitato, si sa ingegnare e lo sfrutta al massimo.

Anche se tu credi che dovresti solo servire piatti di qualità, in realtà devi metterti in testa che questo non basta. Devi anche venderli e guadagnarci.

Il marketing non è solo la pubblicità che paghi per essere visibile su cartelloni e volantini, ma anche qualsiasi offerta o strategia di vendita che utilizzi all’interno del tuo locale.

Ogni offerta che fai deve avere una scadenza.

Non puoi lanciare offerte senza una scadenza, perderebbero di interesse.

Questo perché?

Lo spiega molto bene Robert Cialdini:

“Le opportunità ci appaiono più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata. L’idea della perdita potenziale gioca un ruolo molto importante nei processi della decisione umana”

Questo è il principio di scarsità ed è anche quello più utilizzato tra “le armi della persuasione” perché funziona benissimo.

Non solo un’offerta a scadenza quindi, ma anche a scorte limitate, insinua nella testa dei tuoi clienti la paura di restare fuori.

Con questa paura la loro mente li spinge a compiere l’azione per non perdere quel prodotto o servizio, come ad esempio a prenotare un tavolo nel tuo locale e a farlo subito, portandoti nel giro di pochi giorni soldi in cassa.

2. Un menù semplice

Un altro punto vincente della sagra di paese è il menù semplice.

Te ne ho già parlato in questo articolo relativo al menù.

La poca scelta tra le portate è un punto che i ristoratori come te fanno fatica a comprendere ma che da due vantaggi:

  • Riduzione dei costi delle materie prime, perché invece di comprare diecimila ingredienti diversi comprano solo quelli: costicine e polenta ad esempio.E danno via solo quelli, senza il rischio di riempirsi i freezer di roba che poi rimarrebbe invenduta.
    Come quando fai i matrimoni nel tuo locale. Sai che devi servire 100/200 persone con un menù uguale per tutti, in questo modo ammortizzi meglio i costi e ti restano meno prodotti invenduti.
    È ovvio che guadagni molto di più che servire il doppio delle persone con piatti tutti diversi.
  • Velocità in cucina è il secondo vantaggio conseguenza del primo.
    Cioè se hai solo un cuoco che deve preparare 300 piatti diversi, è ovvio che va in crisi e perde un sacco di tempo, mentre i clienti in sala aspettano per ore sbuffando affamati.
    Mentre se proponi nel tuo menù pochi semplici piatti, la cucina riesce a prepararli in serie, facendoli uscire velocemente uno dopo l’altro e accontentando i clienti che aspettano in sala.

Questo ti dovrebbe portare anche ad un terzo vantaggio: il tavolo si svuota prima e lo puoi riempire di nuovo, guadagnando il doppio.

Alcune sagre si sono evolute così tanto da presentare un menu unico, uguale per tutti, ma ogni sera diverso e questo incrementa di molto i fatturati perché mentre con la solita grigliata una famiglia ci va una sola sera a settimana e il giorno dopo non ha voglia di mangiare la stessa cosa, con questo menù “dinamico” la clientela può scegliere di mangiare lì tutte le sere.

Ricorda, 15 giorni ed in questo tempo gli organizzatori di sagre si inventano 15 menu tutti diversi per farti concorrenza e attrarre quanti più clienti paganti.

Un esempio: lunedì in sagra ci sono gli arrosticini. Solo quelli. Non è che puoi andare lì e ordinare qualcos’altro, solo quello c’è.

Piatto unico, prezzo unico (menù semplice).

Se vuoi mangiarti un piatto di arrosticini, li trovi solo lunedì (offerta a scadenza).

Ti può sembrare una cazzata ma questi due semplici trucchetti, fanno una differenza enorme in termini di soldi in cassa a fine serata.

Non conosco ancora nessuno a cui facciano schifo soldi in più.

Tu vuoi accontentarti di quello che incassi ora o vuoi massimizzare i tuoi profitti in 15 giorni?

Se questi consigli non ti bastano e vuoi scoprirne di nuovi, scarica subito gratis “Le 10 regole d’oro per guadagnare in ristorazione”, è un videocorso che ti regalo con molto piacere ma sappi che non sarà per sempre.

Non ti metto la scadenza dei 15 giorni ma considera che presto questo videocorso non potrai più trovarlo.

Sbrigati.

Emiliano

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