Come le consegne a domicilio per il ristorante misurano il cambiamento della ristorazione. Ecco la classifica dei piatti più ordinati a domicilio nel 2019. Sorprese in arrivo.
Che la ristorazione sia in un periodo di cambiamenti esagerati è sotto gli occhi di tutti. E le consegne a domicilio per il ristorante sono uno di quei parametri che aiutano a misurare questa tendenza.
Che tu abbia un ristorante “classico”, o un ristorante “verticale” su alcuni piatti, hai avuto modo sicuramente di sentire il cambiamento che spesso avrà creato non pochi problemi.
Il mio lavoro di consulente e formatore business in ristorazione, mi porta ad essere in contatto ogni giorno con ristoratori italiani, che mi parlano dei loro problemi.
- Non ci sono più i clienti di una volta
- Un tavolo da 4 persone che prendono due pizze
- I clienti non capiscono la qualità
- Just-Eat mi fa concorrenza sleale
- I conti non tornano mai
Queste sono solo una parte delle lamentele che ricevo quotidianamente in consulenza o semplicemente attraverso interventi sul mio gruppo Facebook o per email.
Tutte queste domande nascondono un momento di incertezza o di “crisi”, nel momento in cui ci viene a mancare la terra da sotto i piedi.
In sostanza succede quando quello a cui eravamo abituati fino ad un certo giorno, a un certo punto siamo costretti a cambiarlo per via di “fattori esterni”.
Ma vedi, adesso dirò qualcosa che potrebbe far arrabbiare qualcuno.
Nella società, ci sono dei ruoli che ognuno di noi liberamente e legittimamente sceglie di interpretare.
E chi ha deciso di voler essere un imprenditore, decide di prendere il ruolo più difficile ma forse quello più stimolante e soddisfacente che questo mondo ci ha messo a disposizione.
L’imprenditore è colui che mette a rischio il proprio culo per provare a cambiare quella quota parte di mondo nel suo settore specifico.
Quella rotella che ti gira in testa anche la notte che ti spinge a migliorare o a investire tempo e soldi in ricerca e sviluppo per comprendere se quella spezia in più o in meno può dare maggior lustro al tuo piatto.
Ma fare l‘imprenditore, non è solo questo.
Fare l‘imprenditore significa anche assumersi la responsabilità di farsi in quattro quando qualcosa non va.
Se sei un imprenditore, non puoi permetterti di cullarti nei risultati positivi ottenuti fino a ieri, se oggi o domani è previsto un momento negativo.
E se c‘è un momento negativo, dovuto a qualche cosa che succede lì fuori, è tuo compito rimboccarti le maniche e capire come evolvere la tua azienda per renderla comunque appetibile ai tuoi clienti li fuori.
E frasi del tipo “Eh ma non ci sono più i clienti di una volta” per te devono essere solamente delle scuse che ti dai per giustificare un periodo di scoramento, assolutamente capibile e comprensibile.
Ma il tuo ruolo di imprenditore ti obbliga a studiare, a tenerti aggiornato e a portare il tuo ristorante nei binari giusti.
Ma perché tutto sto sermone?
Perché oggi ti citerò una ricerca importante su una quota parte di mercato fondamentale del settore della ristorazione.
E come potrai notare, conferma quanto i comportamenti e le abitudini delle persone sono cambiate.
Attenzione, non sto dicendo che alla fine di questo articolo avrai la soluzione facile e veloce con cui cambiare il tuo ristorante e fare soldi come non ci fosse domani.
Magari ti accorgerai che per il tipo di ristorante che hai e per il tipo di risultati che stai facendo, questo articolo potrebbe non esserti utile.
Oppure ti renderai conto che questo articolo potrebbe essere usato come spunto per integrare o per modificare un servizio ausiliario alla tua attività.
Insomma, l‘obiettivo di questo articolo è poter dimostrare, dati alla mano, come sta cambiando la ristorazione.
Uno strumento in più quindi per analizzare il settore e spunto di riflessione per chi ogni giorno come te deve stare sempre sul pezzo.
Consegne a domicilio per il ristorante – la classifica dei piatti
Ti andrò a citare adesso uno studio condotto da Deliveroo, il player probabilmente più grosso per quanto riguarda il delivery in Italia.
Deliveroo l‘altro giorno ha pubblicato la lista dei 24 piatti più ordinati nel corso del 2019 in Italia.
Ecco che così potrai avere degli spunti interessanti sulle consegne a domicilio per il ristorante, se pensi di aprire un canale delivery o di rivederlo all‘interno del tuo format.
Ecco la classifica.
- Salmon Pokè
- Crea il tuo Pokè
- Sushi roll di salmone e avocado
- Regina Pizza
- Buffaolotta Pizza
- Roll Salmao con camarao
- Sunny Salmon
- McMenù McChicken
- Smoke Burgez
- Diavola Pizza
- Pizza Pomo D’oro
- Amatriciana
- Noodles di Riso
- Tuna Poke
- Insalata verde bio
- Burrata
- Ribeye Steak
- Vaschetta da 500 gr, (gelato)
- Salmon Pokè
- Crispy Roll
- Salmon Sushi Bowl
- Pollo allo spiedo nostrano
- Bacon King Menù
- Cheeseburger
Ci sono due modi per leggere questa classifica.
Il primo è quello di vedere l‘aspetto puramente di prodotto, e quindi vedere che “chi ce l‘ha più lungo” tra la pizza, il sushi e l‘hamburger e chiudersi in discussioni più o meno proficue sui gusti degli italiani.
Il secondo, cioè quello corretto, è quello di leggere questa classifica in ottica business.
Vedi, se una volta bastava fare una pizza di media qualità per arrivare dentro casa dei clienti, oggi può non bastare.
O per meglio dire, non esiste più solo quel tipo di clientela lì.
Ma cosa porta le persone, ad ordinare l‘insalata? Cosa porta le persone ad ordinarsi il salmon poke?
Tutte quelle persone lì hanno una cucina o un verduraio sotto casa per comprarsi un‘insalata, magari già pronta, per passare, acquistare, portare a casa e mangiare. Perché devono ordinare?
Cosa compra, DAVVERO, un cliente che ordina a domicilio?
Un cliente che acquista a domicilio da te o da qualunque ristorante, di base non compra il piatto.
Lo so, può sembrare una supercazzola, ma dammi un attimo.
Prova un attimo ad entrare nella testa di chi decide di non cucinare a casa o più semplicemente non viene a sedersi nel tuo locale, eppure spende soldi in ristorazione attraverso il servizio di delivery.
Qual è stata la molla che ha fatto scattare nella testa dei clienti, la voglia del servizio a domicilio, quando avrebbero potuto semplicemente continuare a venire nel tuo locale?
Storicamente, il servizio a domicilio avveniva per due semplici ragioni:
- Mancanza di tempo o voglia di cucinare
- Convivialità
Tornavi a casa dopo una giornata estenuante di lavoro? Botta di pigrizia? Oppure volevi organizzare una cena con amici e/o parenti, con tavolate da 12 ma non volevi cucinare?
E via che si ordinava a domicilio.
E ovviamente, quale piatto andava per la maggiore?
La pizza!
La mangiavi con le mani, e buttavi via il cartone. Nessuna stoviglia da lavare, neanche un minuto speso ai fornelli.
E poi parliamoci chiaro, non tutti sono in grado di cucinarsi una pizza.
E poi cosa è successo?
È successo che “L‘appetito vien mangiando”.
È successo che questo cazzo di mondo iper-connesso ha globalizzato la conoscenza delle cucine e quindi quello che una volta era confinato in alcune zone del mondo, oggi grazie a un telefono puoi farlo vedere a ognuno sul pianeta.
E quindi la conoscenza di nuove pietanze, la nuova consapevolezza che la ristorazione potesse diventare non più solo il posto dove “ci si abbuffa la domenica”, ma un servizio parallelo che mi facesse mangiare con canoni più salutari o più quotidiane, ha ampliato di molto l‘offerta e l‘ha segmentata “di brutto”.
Ed ecco che si è cominciato ad ordinare anche un‘insalata, oppure un salmone.
Ed ecco che il delivery non diventa più solo un momento di “bassa ristorazione” in cui il cliente ha solo bisogno di buttare roba nello stomaco per appianare la fame.
Ma diventa una vera e propria trasposizione del ristorante a casa dei clienti.
Dunque, oltre al cibo, comincia a fare la differenza anche il contenuto in cui viene portato il piatto (si di confezioni di alluminio ammaccate dal trasporto anche basta ragazzi) e in men che non si dica anche l‘esperienza di consumo a domicilio può diventare ristorazione a tutti gli effetti ed un importante fonte di guadagno per te e la tua attività.
Quanto puoi spendere per tutto questo?
Non vuoi più fare una confezione di plastica lurida, ma una con un cartoncino rigido e fatto a modo?
Vuoi sapere su quale piattaforma di delivery (se ha senso farlo) è meglio essere presenti?
Ti piacerebbe utilizzare il sistema del delivery come canale di ottimizzazione nei giorni di bassa occupazione?
Insomma ti piacerebbe valutare, sulla base di numeri veri, l‘implementazione di un servizio di consegne a domicilio per il ristorante?
Allora prendi in mano i numeri del tuo ristorante e metti mano al modello di business del tuo ristorante.
Se vuoi aumentare la velocità di monetizzazione del tuo ristorante, allora la seconda edizione di RistoBusiness deve assolutamente essere la tua prossima tappa.
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Facciamo i numeri,
Emiliano.
Ci vediamo qui.